A seguito dell’approvazione del decreto sul federalismo municipale, nascono nuovi scenari tributari grazie ad un pacchetto di imposte, con nuovo nome e nuova destinazione. Ecco nel dettaglio il calendario previsto per le nuove imposte del federalismo municipale.
Anno 2011
Addizionale comunale Irpef, riparte l’imposta bloccata dal 2008 e riguarda 3.500 comuni e riguarda sia quelli che ad oggi non applicano l’imposta e sia quelli applicano un’aliquota fino al 4 per mille
Imposta di soggiorno: è possibile istuire una tassa fino a 5 euro per quanti soggiornano in strutture turistiche.
Anno 2012
Imposta di scopo: per i primi due anni è prevista una maggiorazione massima dello 0,5 per mille sull’Ici, successivamente l’imposta sarà incorporata nell’Imu
Addizionale regionale Irpef: viene ricalcolata al fine di ottenere un gettito pari ai trasferimenti e alla compartecipazione all’accisa sulla benzina che saranno soppressi
Rc auto province, l’imposta sull’RCA auto diviene un tributo provinciale
Anno 2013
Addizionale regionale Irpef, riparte l’imposta che può essere aumentata del 5 per mille
Nuovi tributi regionali, è data la possibilità alle Regioni di istituire nuovi tributi o modificare le aliquote esistenti
Anno 2014
Addizionale comunale Irpef, viene eliminato qualsiasi blocco dell’imposta
Imu, imposta municipale unica, prenderà il posto dell’ICI e l’aliquota di riferimento sarà al 7,6 per mille e al 3,8 per mille per gli immobili locati
Imposte compravendite immobiliari, l’imposta scende dal 10% al 9%. Se invece la compravendita riguarda case di abitazione, tranne quelle di lusso, l’imposta passa dal 3% al 2%
Imposta municipale secondaria, sostituirà la vecchia tassa sull’occupazione di aree pubbliche e l’imposta sulla pubblicità
Rc auto provinciale, facoltà di modificare l’aliquota di riferimento che non potrà superare il 2,5%
Irap, piena facoltà all Regione di diminuire o eliminare l’imposta
Addizionale regionale Irpef, l’addizionale può arrivare all’11%, mentre dal 2015 il tetto massimo sarà del 21 per mille
Vediamo se almeno questo federalismo che viene inseguito da così tanti anni si dimostrerà utile