Sono diversi i fattori che preoccupano maggiormente gli investitori e che li costringono a vendere le azioni italiane, tra questi è l’impennata dello spread tra BTp e Bund, scarsa liquidità causata da aumenti di capitali, inoltre dobbiamo ricordare che siamo nella stagione dell’anno in cui i mercati generalmente sono meno liquidi.
Tutti questi fattori al momento negativi per Piazza Affari, sono determinati dal movimento speculativo internazionale che attualmente aggredisce il debito italiano, ma che dovrebbe spostare la sua attenzione verso gli Stati Uniti.
Questa aggressione è dovuta anche ad un’altra causa che in questo periodo sta monopolizzando l’ineresse dell’UE, la crisi della Grecia. Infatti l’Unione europea sta cercando di trovare una soluzione consona al problema e ristabilire un equilibrio del mercato azionario. Come se non bastasse ad innervosire il clima già teso di Piazza Affari, sono i risultati degli stress test sulle banche continentali, i quali se non dovessero superare la soglia limite, sono previsti ulteriori aumenti di capitale.
Il bilancio al momento è alquanto preoccupante, tale da demoralizzare gli investitori.
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